LITI CONDOMINIALI
Pubblicato da Anzuini Daniele in News · Venerdì 20 Mag 2022
I principali motivi di lite in condominio:
Il costo medio di un singolo contenzioso legato ai problemi condominiali non è certo esiguo: si parla di cifre che si aggirano intorno ai 5.000 Euro investite per ragioni che, per quanto futili possano essere, implicano comunque l’intervento di un giudice in un’aula di tribunale.
Quali sono dunque le controversie condominiali più frequenti? Si spazia dai rumori molesti provenienti dagli appartamenti dei vicini, agli animali domestici che abbaiano eccessivamente o peggio ancora contribuiscono a deturpare il giardino comune così come le scale dell’immobile, fino arrivare all’uso improprio delle aree comuni. Spesso però i problemi condominiali possono tradursi anche in vertenze con l’amministratore di condominio a causa ad esempio di richieste inevase o manutenzione dei locali non eseguita correttamente per poi spaziare in futilità quali lenzuola stese sul balcone che finiscono per invadere quello sottostante, eccessive annaffiature, foglie che cadono inevitabilmente e briciole o residui di cibo che compromettono la pulizia e l’ordine di cortili e verande. Non è strano poi incappare nelle cosiddette questioni di principio, quelle per cui sarebbe sufficiente applicare solo un po’ di buon senso per giungere ugualmente a un epilogo sereno e civile.
A chi rivolgersi per eventuali problemi di condominio
In presenza di problemi condominiali, prima di ricorrere a soluzioni estreme, rivolgendosi a un legale e intraprendendo una causa, col rischio di non ottenere quanto sperato, è sempre preferibile valutare una possibile risoluzione della controversia in via civile e quanto più amichevole possibile richiedendo l’intervento dell’amministratore di condominio. Tuttavia occorre tenere presente che tale figura non detiene tuttavia la possibilità di intervenire qualora sussistano controversie private tra condomini a tutela di una delle proprietà individuali coinvolte.
Diversamente l’amministratore di condominio ha il dovere di intervenire qualora la controversia condominiale coinvolga quanto prescritto nel regolamento dello stabile: questo quando ad esempio un condomino è solito lasciare il portone dell’immobile aperto, dia fastidio durante le ore notturne o assuma un atteggiamento tale da ledere l’equilibrio e il rispetto degli abitanti del condominio. In alternativa può farsi carico della causa qualora il problema condominiale riguardi l’utilizzo improprio o irrispettoso delle aree comuni, qualora cioè un condomino occupi indebitamente parcheggi riservati, ingombri il giardino impedendone il transito, comprometta l’ascensore o le scale, sporcandole o danneggiandole.
Sebbene dunque ogni condomino possa richiedere l’intervento di un giudice qualora il regolamento di condominio sia stato violato e in caso di problemi condominiali in generale, è sempre meglio valutare l’azione civile solo se strettamente necessario: lo stesso amministratore di condominio potrà altresì ammonire verbalmente il colpevole, per poi richiamarlo all’ordine a mezzo raccomandata e in maniera formale qualora l’avviso precedente non presenti l’esito sperato.
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