NUOVA DISCIPLINA DELL'ACQUA PER CONSUMO UMANO
Nuova disciplina sulla qualità dell’acqua destinata al consumo umano: obblighi e responsabilità per gli amministratori di condominio
In attuazione della direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, è stato emanato il Decreto Legislativo n. 18 del 23 febbraio 2023, successivamente integrato e modificato dal D.Lgs. 102 del 19 giugno 2025.
L’obiettivo della normativa è duplice:
- Proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione dell’acqua potabile
- Migliorare l’accesso a risorse idriche salubri e pulite
► Requisiti di qualità dell’acqua
L’articolo 4 del D.Lgs. 18/2023 stabilisce che l’acqua destinata al consumo umano:▼
- Deve essere salubre e pulita
- Non deve contenere microrganismi, virus, parassiti o sostanze in quantità tali da rappresentare un pericolo per la salute
- Deve rispettare i parametri indicati nell’Allegato I, parti A, B e C
Con il D.Lgs. 102/2025, questi parametri sono stati aggiornati, introducendo:
- Limiti più stringenti per le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), incluso il nuovo parametro per il trifluoroacetato (TFA)
► Obblighi per gli amministratori di condominio
Il decreto impone nuovi obblighi ai gestori della distribuzione idrica interna, tra cui:
- Valutazione e gestione del rischio dei sistemi di distribuzione idrica interni alle strutture prioritarie (Allegato VIII)
- Monitoraggio dei parametri indicati nell’Allegato I, parte D
Il gestore della distribuzione interna è definito come:
Il proprietario, titolare, amministratore di condominio, direttore o qualsiasi soggetto responsabile del sistema idro-potabile interno, collocato tra il punto di consegna e il punto d’uso (rubinetto)Sanzioni amministrativeL’articolo 23 del D.Lgs. 18/2023 prevede sanzioni per il mancato rispetto dei requisiti:
Da 5.000 a 30.000 euro se non vengono rispettati i parametri dell’Allegato I, parti A e B Da 4.000 a 24.000 euro per l’inosservanza dell’obbligo di valutazione e gestione del rischioConclusioneLa responsabilità della qualità dell’acqua, una volta superato il punto di consegna, ricade sull’amministratore condominiale o sul soggetto responsabile del sistema interno. Con le modifiche introdotte nel 2025, il quadro normativo si è fatto più rigoroso, richiedendo maggiore attenzione alla conformità tecnica, alla sicurezza dei materiali e alla gestione del rischio.
Non sono presenti ancora recensioni.
